martedì 26 agosto 2014

INCI: come leggere l’elenco degli ingredienti cosmetici e quali sono le sostanze da evitare.


Come possiamo comprendere se il prodotto cosmetico che stiamo per acquistare presenta una composizione rispettosa dell'ambiente e della nostra pelle? La risposta è molto semplice e consiste nell'imparare a leggere e decifrare l'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), una dizione internazionale usata appunto per indicare la composizione chimica dei prodotti per l’igiene personale e la bellezza, dei trucchi e dei cosmetici in generale.
Non è altro, in sostanza, che la lista degli ingredienti contenuti nel prodotto, che le aziende devono obbligatoriamente indicare sulla confezione.
Imparare a districarsi nel mondo complesso degli INCI, che spesso contengono sigle, codici numerici e parole latine, non è semplice. Occorrono qualche nozione di base e un po’ di esperienza, ma prendere dimestichezza con le sostanze che ci spalmiamo ogni giorno sul corpo è importante, soprattutto per evitare l’uso di prodotti potenzialmente tossici, allergizzanti o pericolosi per l’ambiente.

1) Attenzione all’ordine degli ingredienti
La prima regola da conoscere per quanto riguarda la lettura dell’INCI è relativa all’ordine in cui gli ingredienti sono presenti in etichetta. Gli ingredienti sono indicati in ordine di quantità decrescente nella formulazione del prodotto. Il primo della lista, dunque, sarà quello più abbondante (di norma è l’acqua), mentre quelli elencati successivamente sono impiegati in quantità via via inferiori nella preparazione della ricetta.

2) Linguaggio e nomenclatura utilizzate per gli ingredienti
Il secondo punto importante riguarda il linguaggio utilizzato per denominare gli ingredienti. Quando le sostanze sono elencate in etichetta mantenendo il loro nome latino, significa che esse sono state inserite nella formulazione del prodotto tali e quali, senza subire modificazioni chimiche. E’ il caso ad esempio degli oli vegetali utilizzati puri, che vedremo dunque indicati in etichetta con il loro nome latino e di tutti gli altri ingredienti naturali che sono stati impiegati per la produzione del cosmetico. I nomi latini si riferiscono ad ingredienti botanici o presenti nella farmacopea. Ad esempio, l’olio di mandorle dolci viene indicato come “prunus amygdalus dulcis oil”. 

3) Coloranti artificiali
Per tutti gli altri ingredienti, frutto di sintesi chimica, vengono utilizzate denominazioni in lingua inglese o codici numerici; questi ultimi identificano i coloranti artificiali utilizzati all'interno del prodotto e seguono la lista internazionale denominata "Color Index", che vede la presenza della sigla "CI" seguita da una serie numerica composta da 5 cifre. I coloranti artificiali sono solitamente indicati verso la fine dell'elenco degli ingredienti presenti in etichetta. Lo potrete verificare dando un occhiata ad una qualsiasi confezione di comune shampoo o bagnoschiuma acquistabile al supermercato.
Per quanto riguarda i due prodotti sopracitati, a cui possiamo aggiungere i vari saponi liquidi e detergenti per la persona, il primo ingrediente in etichette sarà solitamente costituito dall'acqua, indicata come "aqua", che sarà seguita dagli ingredienti che svolgono la funzione di tensioattivi e in seguito dagli emulsionanti, dai conservanti, dagli estratti naturali (se sono presenti, con il loro nome latino), dalle profumazioni e dai coloranti.
Nei prodotti per l'igiene del corpo costituiti da una formulazione il più possibile rispettosa dell'ambiente, il numero e la quantità degli estratti naturali presenti nella formulazione sarà probabilmente maggiore ed è possibile che essi siano indicati, tramite l'apposizione di un asterisco, come provenienti da agricoltura biologica. Le profumazioni sintetiche, indicate in etichetta con la semplice sigla "parfum", saranno sostituite ad esempio da oli essenziali ("essential oil"). 

4) Tensioattivi
tensioattivi di derivazione petrolchimica, come il Sodium laureth sulfate. il Sodium lauryl sulfate, e l'Ammoniun lauryl sulfate, presenti nei comuni detergenti reperibili nei supermercati, saranno sostituiti da tensioattivi di origine naturale o vegetale, come Coco glucosideDecyl glucoside e Sodium lauroyl glutamate. Negli shampoo, bagnoschiuma e detergenti rispettosi dell'ambiente sono assenti siliconi come il dimethicone e ingredienti come la paraffina(paraffinum liquidum).
Per quanto riguarda le creme per il viso e per il corpo, un cosmetico a base vegetale sarà riconoscibile dalla presenza in maggioranza di ingredienti di origine naturale, come oli e burri, indicati con il loro nome latino, accompagnati da estratti naturali e da oli essenziali. In essi saranno assenti ingredienti come siliconi (con denominazione solitamente terminante con il suffisso "-one") e paraffina; la presenza di profumazioni sintetiche sarà limitata.


Ingredienti da evitare nei cosmetici:
In generale, ogni prodotto cosmetico o per la detergenza della persona pensato per essere rispettoso dell'ambiente e della pelle non dovrà contenere ingredienti come:

1) Tensioattivi derivati dalla raffinazione del petrolio (Sodium laureth sulfate, Sodium lauryl sulfate, Ammoniun lauryl sulfate e altri).

2) Altri ingredienti derivati dal petrolio come Paraffinum Liquidum, PEG e PPG, Mineral Oil, Petrolatum, spesso purtroppo presenti anche nei prodotti destinati a bambini e neonati e nelle creme idratanti per il viso e per il corpo vendute nei comuni supermercati e nelle profumerie, ma attenzione anche ai prodotti acquistati in farmacia o in erboristeria. Dietro scritte e illustrazioni verdi possono nascondersi ingredienti indesiderati.

3) Ingredienti altamente inquinanti come EDTA, MEA, TEA, MIPA.

4) Ingredienti altamente allergizzanti o considerati come potenziali cessori di formaldeide, tra i quali troviamo: Triclosan e Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come conservanti.

5) Siliconi come Poliquaternium-80, Dimethicone e Amodimethicone, inquinanti e capaci di creare una pellicola sulla pelle e sui capelli, per renderli apparentemente sani, ma per nulla nutriti.

Gli ingredienti utilizzati nei cosmetici sono innumerevoli, ma iniziando a leggere le etichette dei prodotti comincerete a notare la frequente presenza delle sostanze che vengono utilizzate più spesso, così che potrete iniziare a memorizzarle tra i componenti da preferire o da evitare.

In caso di dubbio, per poter comprendere se un ingrediente cosmetico è da considerarsi rispettoso o potenzialmente dannoso per l'ambiente o non particolarmente benefico per la nostra pelle, è possibile consultare il Biodizionario. Un utile strumento per individuare la presenza di sostanze tossiche, inquinanti o allergizzanti nei cosmetici. Si tratta di un database alfabetico online di composti, naturali o di sintesi, contrassegnati da uno o due pallini di colore diverso.
Se una sostanza, ad esempio, è contrassegnata da uno o due bollini rossi, significa che è pericolosa per l’ambiente o per la salute umana, in quanto irritante per la pelle e/o le mucose, allergizzante o semplicemente aggressiva. In questa categoria rientrano anche i composti ittiotossici e quelli ricavati a partire da piante in via di estinzione o da animali.

Via libera, invece, alle sostanze con uno o due pallini verdi, mentre su quelle contrassegnate in giallo il giudizio resta in qualche modo sospeso: potrebbero essere fonte di allergie o altri fastidi, ma in generale, soprattutto se sono indicate in fondo alla lista degli ingredienti, si può generalmente chiudere un occhio.


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