Come
possiamo comprendere se il prodotto cosmetico che stiamo per
acquistare presenta una composizione rispettosa dell'ambiente e della nostra
pelle? La risposta è molto semplice e consiste nell'imparare a leggere e
decifrare l'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), una
dizione internazionale usata appunto per indicare la composizione chimica dei
prodotti per l’igiene personale e la bellezza, dei trucchi e dei cosmetici in
generale.
Non
è altro, in sostanza, che la lista degli ingredienti contenuti nel
prodotto, che le aziende devono obbligatoriamente indicare sulla confezione.
Imparare
a districarsi nel mondo complesso degli INCI, che spesso contengono sigle,
codici numerici e parole latine, non è semplice. Occorrono qualche nozione di
base e un po’ di esperienza, ma prendere dimestichezza con le sostanze che ci
spalmiamo ogni giorno sul corpo è importante, soprattutto per evitare l’uso
di prodotti potenzialmente tossici, allergizzanti o pericolosi per
l’ambiente.
1) Attenzione all’ordine degli ingredienti
La
prima regola da conoscere per quanto riguarda la lettura dell’INCI è relativa
all’ordine in cui gli ingredienti sono presenti in etichetta. Gli ingredienti
sono indicati in ordine di quantità decrescente nella formulazione
del prodotto. Il primo della lista, dunque, sarà quello più abbondante (di
norma è l’acqua), mentre quelli elencati successivamente sono impiegati
in quantità via via inferiori nella preparazione della ricetta.
2) Linguaggio e nomenclatura utilizzate per gli ingredienti
Il secondo punto importante riguarda il linguaggio utilizzato
per denominare gli ingredienti. Quando le sostanze sono elencate in etichetta
mantenendo il loro nome latino, significa che esse sono state inserite nella
formulazione del prodotto tali e quali, senza subire modificazioni chimiche.
E’ il caso ad esempio degli oli vegetali utilizzati puri, che
vedremo dunque indicati in etichetta con il loro nome latino e di tutti gli
altri ingredienti naturali che sono stati impiegati per la produzione del
cosmetico. I nomi latini si riferiscono ad ingredienti botanici o
presenti nella farmacopea. Ad esempio, l’olio di mandorle dolci viene indicato
come “prunus amygdalus dulcis oil”.
3) Coloranti artificiali
Per
tutti gli altri ingredienti, frutto di sintesi chimica, vengono
utilizzate denominazioni in lingua inglese o codici numerici;
questi ultimi identificano i coloranti artificiali utilizzati
all'interno del prodotto e seguono la lista internazionale denominata "Color
Index", che vede la presenza della sigla "CI" seguita
da una serie numerica composta da 5 cifre. I coloranti artificiali sono
solitamente indicati verso la fine dell'elenco degli ingredienti presenti in
etichetta. Lo potrete verificare dando un occhiata ad una qualsiasi confezione
di comune shampoo o bagnoschiuma acquistabile al supermercato.
Per
quanto riguarda i due prodotti sopracitati, a cui possiamo aggiungere i vari
saponi liquidi e detergenti per la persona, il primo ingrediente in etichette
sarà solitamente costituito dall'acqua, indicata come "aqua",
che sarà seguita dagli ingredienti che svolgono la funzione di
tensioattivi e in seguito dagli emulsionanti, dai conservanti,
dagli estratti naturali (se sono presenti, con il loro nome latino),
dalle profumazioni e dai coloranti.
Nei prodotti per l'igiene del corpo costituiti da
una formulazione il più possibile rispettosa dell'ambiente, il numero e la
quantità degli estratti naturali presenti nella formulazione
sarà probabilmente maggiore ed è possibile che essi siano indicati, tramite l'apposizione
di un asterisco, come provenienti da agricoltura biologica. Le
profumazioni sintetiche, indicate in etichetta con la semplice sigla "parfum",
saranno sostituite ad esempio da oli essenziali ("essential oil").
4) Tensioattivi
I tensioattivi
di derivazione petrolchimica, come il Sodium laureth sulfate. il Sodium
lauryl sulfate, e l'Ammoniun lauryl sulfate, presenti nei comuni detergenti
reperibili nei supermercati, saranno sostituiti da tensioattivi di origine
naturale o vegetale, come Coco glucoside, Decyl glucoside e Sodium
lauroyl glutamate. Negli shampoo, bagnoschiuma e detergenti rispettosi
dell'ambiente sono assenti siliconi come il dimethicone e
ingredienti come la paraffina(paraffinum liquidum).
Per
quanto riguarda le creme per il viso e per il corpo, un cosmetico a
base vegetale sarà riconoscibile dalla presenza in maggioranza di
ingredienti di origine naturale, come oli e burri, indicati con il loro
nome latino, accompagnati da estratti naturali e da oli essenziali. In essi
saranno assenti ingredienti come siliconi (con denominazione solitamente
terminante con il suffisso "-one") e paraffina; la presenza di
profumazioni sintetiche sarà limitata.
Ingredienti da evitare nei cosmetici:
In
generale, ogni prodotto cosmetico o per la detergenza della persona pensato
per essere rispettoso dell'ambiente e della pelle non dovrà contenere
ingredienti come:
1) Tensioattivi
derivati dalla raffinazione del petrolio (Sodium laureth sulfate,
Sodium lauryl sulfate, Ammoniun lauryl sulfate e altri).
2) Altri
ingredienti derivati dal petrolio come Paraffinum Liquidum, PEG e PPG,
Mineral Oil, Petrolatum, spesso purtroppo presenti anche nei prodotti destinati
a bambini e neonati e nelle creme idratanti per il viso e per il corpo vendute
nei comuni supermercati e nelle profumerie, ma attenzione anche ai prodotti
acquistati in farmacia o in erboristeria. Dietro scritte e illustrazioni verdi
possono nascondersi ingredienti indesiderati.
3) Ingredienti
altamente inquinanti come EDTA, MEA, TEA, MIPA.
4) Ingredienti
altamente allergizzanti o considerati come potenziali cessori di
formaldeide, tra i quali troviamo: Triclosan e Imidazolidinyl urea, DMDM
Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come
conservanti.
5) Siliconi come
Poliquaternium-80, Dimethicone e Amodimethicone, inquinanti e capaci di creare una
pellicola sulla pelle e sui capelli, per renderli apparentemente sani, ma per
nulla nutriti.
Gli
ingredienti utilizzati nei cosmetici sono innumerevoli, ma iniziando a leggere
le etichette dei prodotti comincerete a notare la frequente presenza delle
sostanze che vengono utilizzate più spesso, così che potrete iniziare a memorizzarle
tra i componenti da preferire o da evitare.
In
caso di dubbio, per poter comprendere se un ingrediente cosmetico è da
considerarsi rispettoso o potenzialmente dannoso per l'ambiente o non
particolarmente benefico per la nostra pelle, è possibile consultare il
Biodizionario. Un utile strumento per individuare la presenza
di sostanze tossiche, inquinanti o allergizzanti nei cosmetici. Si
tratta di un database alfabetico online di composti, naturali o di sintesi,
contrassegnati da uno o due pallini di colore diverso.
Se
una sostanza, ad esempio, è contrassegnata da uno o due bollini rossi,
significa che è pericolosa per l’ambiente o per la salute umana, in quanto
irritante per la pelle e/o le mucose, allergizzante o semplicemente aggressiva.
In questa categoria rientrano anche i composti ittiotossici e quelli ricavati a
partire da piante in via di estinzione o da animali.
Via
libera, invece, alle sostanze con uno o due pallini verdi, mentre
su quelle contrassegnate in giallo il giudizio resta in qualche modo sospeso:
potrebbero essere fonte di allergie o altri fastidi, ma in
generale, soprattutto se sono indicate in fondo alla lista degli ingredienti,
si può generalmente chiudere un occhio.
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